Ex Fonderia Pozzi Spoleto: incontro per il Futuro

Ex Fonderia Pozzi Spoleto: incontro per il Futuro

Ex Fonderia Pozzi Spoleto: incontro per il Futuro

La Ex Fonderia Pozzi a Spoleto, un tempo una fonte di occupazione per circa 400 persone, è ora un simbolo di degrado e abbandono. Nel corso degli anni Sessanta, le acciaierie ternane trasferirono la produzione di ghisa nel quartiere di Santo Chiodo a Spoleto, dove furono aperte le fonderie Pozzi. Con il tempo, le attività si ampliarono per includere la lavorazione dell’alluminio destinato al settore automotive.

Dieci anni fa, tuttavia, l’impianto ha chiuso definitivamente i suoi cancelli, lasciando cumuli di rifiuti mai smaltiti che rappresentano una minaccia per il terreno e le falde acquifere circostanti. Nel 2020, la società è stata dichiarata fallita. Le preoccupazioni degli abitanti della zona, un tempo incentrate sui fumi neri emessi dall’azienda, si sono spostate ora sullo stato di degrado e abbandono della struttura.

La situazione è aggravata dalla presenza di rifiuti non controllati, che rischiano di infiltrarsi nel sottosuolo. L’ultimo campionamento effettuato dall’Arpa a settembre 2022 ha evidenziato la possibile presenza di acque non pericolose in alcune vasche, ma è necessaria una verifica più approfondita sulla presenza di coperture in amianto.

Due ordinanze comunali hanno imposto ai curatori fallimentari di mettere in sicurezza il sito. Il futuro dell’area sarà discusso in un incontro programmato tra le istituzioni e i curatori il 3 febbraio per definire le tempistiche e i prossimi passi.

La Ex Fonderia Pozzi rimane quindi un tema centrale per la comunità, che attende risposte concrete e interventi risolutivi per la bonifica e la riqualificazione dell’area.

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