Donazione al Reparto di Nefrologia dell’Ospedale di Spoleto

Donazione al Reparto di Nefrologia dell’Ospedale di Spoleto

Donazione al Reparto di Nefrologia dell’Ospedale di Spoleto

Donazione – La famiglia di Bruno Costantini ha donato un computer portatile al reparto di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale “San Matteo degli Infermi”. La cerimonia, emozionante e partecipata, ha testimoniato la riconoscenza per le cure ricevute, rappresentando un gesto di solidarietà verso il personale sanitario e i pazienti del reparto diretto dalla dott.ssa Paola Vittoria Santirosi.

Famiglia e Comunità Unite per la Salute: Solidarietà in Azione

Un dono tecnologico per supportare il lavoro dei medici e infermieri del reparto di Dialisi di Spoleto. La famiglia Costantini, presente con moglie e figli, celebra la memoria di Bruno attraverso un’iniziativa che sottolinea il valore del rapporto umano nella cura dei pazienti affetti da malattie renali.

La Donazione: Un Gesto di Riconoscenza e Solidarietà

La famiglia di Bruno Costantini, recentemente scomparso, ha voluto onorare la sua memoria donando un computer portatile al reparto di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale “San Matteo degli Infermi” di Spoleto. La cerimonia, tenutasi nei locali del reparto, ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti istituzionali e del personale sanitario. Presenti, oltre ai familiari, il direttore generale della Usl Umbria 2, dott. Piero Carsili, la dott.ssa Letizia Damiani, direttrice del presidio ospedaliero, e la dott.ssa Paola Vittoria Santirosi, direttrice del reparto di Nefrologia e Dialisi.

Un Legame Oltre la Terapia

La dott.ssa Santirosi ha evidenziato l’importanza del legame costruito nel tempo tra il personale sanitario e i pazienti sottoposti a lunghe terapie dialitiche. “Questo rapporto – ha dichiarato – si basa su fiducia e rispetto reciproco, un aspetto fondamentale per chi vive un percorso di cura così impegnativo”. Il dono rappresenta non solo un riconoscimento alla dedizione del personale, ma anche un simbolo di sostegno alla qualità del servizio offerto.

Il Ruolo della Comunità e delle Associazioni

Alla cerimonia hanno partecipato anche rappresentanti dell’ANED (Associazione Nazionale Emodializzati, Dialisi e Trapianto), tra cui la vice segretaria nazionale, dott.ssa Patrizia Babini. Durante il suo intervento, ha ricordato il ruolo cruciale dell’associazione nel garantire i diritti dei pazienti nefropatici, promuovendo iniziative per migliorare la qualità della vita, dalla prevenzione alle tecnologie per la dialisi domiciliare.

La dott.ssa Babini ha sottolineato l’importanza del potenziamento dei trapianti renali e dell’accessibilità ai posti dialisi, soprattutto in prossimità del domicilio dei pazienti. “Dal 1972 – ha dichiarato – ANED è impegnata nella tutela della dignità e dei diritti civili e sociali dei pazienti affetti da malattie renali, perseguendo obiettivi di inclusione e benessere”.

Solidarietà e Ricordo

Nel suo intervento, il dott. Carsili ha sottolineato il valore di questa iniziativa, descrivendola come “un esempio commovente di come la solidarietà possa trasformarsi in un gesto concreto a beneficio della comunità”. Ha inoltre rimarcato l’importanza del coinvolgimento delle famiglie e della comunità cittadina nel supportare i servizi sanitari. “Questi momenti – ha aggiunto – non solo ricordano chi non è più con noi, ma celebrano anche il lavoro incessante e appassionato dei nostri operatori sanitari”.

Il Ruolo Fondamentale del Rapporto Umano

Anche la dott.ssa Letizia Damiani ha espresso parole di apprezzamento per il gesto della famiglia Costantini, definendolo “un esempio di come il rapporto umano, che va oltre il semplice contatto medico-paziente, sia cruciale nella gestione delle malattie croniche”. Ha inoltre ribadito quanto sia indispensabile mantenere un clima di fiducia e vicinanza per affrontare al meglio le sfide legate alla cronicità.

Un Dono con un Messaggio Universale

La donazione del computer portatile non è solo un supporto pratico per il reparto, ma un simbolo di speranza e solidarietà. Essa rappresenta un riconoscimento per il lavoro svolto dal personale del “San Matteo degli Infermi” e un invito a tutta la comunità a unirsi nel sostegno alla sanità pubblica. Gesti come questo, infatti, dimostrano che la memoria e la riconoscenza possono generare un impatto positivo, capace di migliorare la vita di molti.

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